- Cerato, non cerato, intrecciato o ritorto? -
Nel cordame intrecciato, l'impalmatura impedisce che il nucleo e il rivestimento si separino. Nel caso di cime ritorte, evita che le singole fibre si srotolino. Alcuni navigatori fissano le corde di plastica con un tubo termoretraibile o un nastro di tessuto, altri giuntano le estremità della corda con un accendino o preferiscono la cosiddetta impalmatura liquida, che crea un rivestimento resistente e flessibile dopo essersi indurita. Il modo più affidabile, tuttavia, è quello di utilizzare un filo! E anche esteticamente si avrà un risultato migliore.
Il commercio offre filati in qualità e design molto diversi: la selezione include materiali cerati e non cerati, ritorti e intrecciati in diversi spessori e colori. La maggior parte dei filati sono realizzati in fibra di poliammide ad elevata resistenza, con la quale è possibile realizzare impalmature semplici o cucite. I filati ritorti sono disponibili in spessori inferiori, mentre quelli intrecciati non formano pieghe. Rispetto al filato non cerato, il filato cerato è un po' più costoso, ma ha anche diversi vantaggi: il filo aderisce meglio alla corda e la cera protegge il materiale dall'umidità.
- Lunghezza, spessore e distanze -
Realizzare un'estremità della cima resistente utilizzando un filo non è particolarmente difficile: troverai gli accessori giusti e robusti aghi professionali nella sezione degli strumenti per impiombatura. L'impalmatura all'estremità della corda dovrebbe essere larga quanto lo spessore della corda stessa. Per le cime da ormeggio è necessario farne due, e la distanza tra le due dovrebbe essere il doppio della larghezza di un'impalmatura. Si distingue tra l'impalmatura semplice (piana), impalmatura cucita, detta anche impalmatura del velaio, e impalmatura spagnola. Quella cucita è la soluzione migliore e più duratura. Con la cosiddetta versione "spagnola", la corda risulta molto spessa in modo che non possa attraversare i bozzelli. A volte questo è un effetto desiderato, ad esempio per evitare che la drizza fuoriesca dal passacavo. Altri benefici: in base alla funzione o alla lunghezza delle cime, possono essere contrassegnate con diversi colori per distinguerle più facilmente.
- I fili per vele mostrano la posizione ottimale delle vele rispetto al vento -
Fili per la vela di prua: si fissano su entrambi i lati appena dietro l'inferitura e segnalano la direzione del vento. Il filo sottovento è sempre decisivo, perché è qui che si produce la propulsione della vela. Se la vela di prua è troppo tesa, il filo di assetto si alza verso sottovento e di conseguenza il timoniere dovrà orzare o allentare la scotta. Se il filo sale sopravento, il timoniere dovrà poggiare o cazzare la vela.
Fili per la randa: si fissano alla balumina, di solito ad ogni stecca. Servono per impostare la torsione corretta della vela. L'assetto della randa è un procedimento abbastanza complesso, in quanto influiscono molti fattori. In poche parole, l'obiettivo è quello di ottenere la seguente posizione della vela: se il filo soffia verso la parte posteriore, il vento scorre uniformemente su entrambi i lati. Se il filo si piega dietro la vela a sottovento, la vela è troppo tesa nel punto corrispondente. La posizione ottimale si raggiunge quando il filo più in alto si piega di tanto in tanto sul lato sottovento e tutti gli altri fili soffiano verso poppa.
Troverai altri prodotti nelle categorie vele e accessori , tagliacime e cime. Nella guida alle cime troverai altri suggerimenti utili.
Fabrizio C. il 30.03.2023
SVB non si smentisce mai, anzi si migliora.
Spedizione velocissima, imballo arrivato integro e merce sempre giusta.
Come non continuare ad ordinare da loro?
Carlo Maria T. il 29.03.2023
tutto ok